venerdì 17 gennaio 2014

Keep Calm arriva il Rice-Help Contest.....Risotto IKEA



Per tanti blogger certi contest possono rappresentare dei veri e propri incubi. Cercare di preparare la giusta ricetta, quella desiderata, quella che abbia il wow factor assemblato all' X Factor. Ma la cucina è casa nostra, le ricette sono quelle di mamma e nonna, raramente di papà perchè poi non lava i piatti. PARLIAMO DI RISO Nella nostra cultura specialmente quella umbra stiamo imparando ad usarlo da poco. Anzi quando lo si cucinava da piccoli era perchè stavamo male col pancino. Noi umbri dal sangue orvietano-etrusco ancora non conoscevamo il risotto. Al massimo la minestra di riso, riso e patate. Il risotto alla milanese veniva vissuto "vabbè ma è una cosa strana...sarà mica che hanno il duomo troppo figo?" Eppure il duomo lo abbiamo anche noi, la cultura del riso NO....non ci apparteneva. Solo negli ultimi 20 anni si sta facendo strada perchè una volta provato il risotto quello vero, non si abbandonano più certi sapori. Finalmente mamma fà il risotto e si sbizzarrisce tra verdure, pesce e carne. Non vi dico le telefonate che ricevo da mamma per gli abbinamenti!!!????  Ieri notte sono andata a dormire come al mio solito di mattina presto ( 4 am) persa nei pensieri del ricecontest di Risate e Risotti chiedendomi in continuazione "ma che ricetta ancora si dovranno inventare i miei amici blogger per vincere la terza edizione? ma poi ci vuole così tanto a pensare a qualcosa che soddisfi tutti?". Mi sono addormentata quasi subito.Un viaggio veloce verso la vetta dell'Himalaya. Ero in mezzo a tanti sherpa ( non sciarpa) il nome che si applica alle guide ed ai portatori in alta quota ingaggiati per le spedizioni himalayane. Il fatto di aver cotto il basmati la sera prima aveva dato i suoi frutti. magari il vino di cava che era andato giù troppo velocemente ma in mezzo a quel freddo himalayano io ero a mio agio. In un villaggio del Nepal? Io? Proprio io che sono una che quando viaggia è capace di piangere perchè se è freddo si paralizza, se è caldo si paralizza, se sta bene rompe uguale? Eppure il mio sherpa figo guide era molto preparato sulla storia del luogo, mi ha offerto la bevanda locale (molto alcolica)  fatta di riso denominato Raski che dal nome è sinonimo di Rischio. "Segnola pel favole si plepali che il liso è quasi plonto". Mi sono svegliata di soprassalto ma era già mattina. Il mio stazionamento in Nepal è durato poche ore, è stata una esperienza intensa specie dopo la condivisione del Raski. La fase REM è durata molto di più che la memoria RAM del mio pc. Ho visto whatsup che lampeggiava. Ecco siamo noi Giovanna Geremicca & Angela Sole. La Chat oramai è un personale gruppo "Pesty, Fosfy, Nosfy". Parliamo di ricette mediche, poi affiora qualche ricetta di cucina e le nostre varie elucubrazioni mentali prendono vita. Un pò come dare il via ad un fiume in piena. Angela "Quante idee per il riso!" Giovanna cita persino la sua ricetta del "Riso Pilaf dalla fiaba" tratta dal Libro Tutti Cuochi.

 Velia " ma si ragazze alla fine mi invento un riso innovativo, qualcosa che nessuno si aspetta, tipo un riso che si possa fare in pochi minuti tipo 4 salti con Ikea, un risotto Ikea che con 4 passaggi si assembli...."
Angela " facciamo che fai un riso in bianco!"
Giovanna "effettivamente come la ricetta del mio riso pilaf della fiaba"
Velia " ragazze anche col Basmati? stamani stavo in Nepal"
Angela " Un riso al Napalm?"
Velia " Qualcosa di esplosivo!?"
Giovanna "ma la mia ricetta è una storia dolce, una fiaba ma si dice che venga dalla Birmania!"
 Velia "4 salti con Riso Ikea steso su tappeto Birmano?"
Angela " Non ripeterlo che troveresti gente pronta a fare quattro giri intorno alla padella pur di cucinarlo"
Velia " E se fossero salti di gioia magari il riso viene meglio"
Angela " VELIA tu fai sogni alla Spielberg?"
Velia " Ragazze vada per un bel riso in bianco, attingo dalla ricetta della Giò/Nosfy"



Fiaba ( tratta da TUTTI CUOCHI)
"C'era una volta, in una famiglia molto povera, una mamma che sapeva  sfamare tutti avvalendosi di un antica magia. Ella prendeva un chicco di riso e lo riponeva in una pentola con acqua, copriva con coperchio e non apriva più la pentola sino al momento di mangiare. Quando il coperchio veniva sollevato la pentola risultava magicamente pieno di tanto riso profumato. un giorno la mamma dovette andare al mercato e lasciando la sua piccola a casa, le disse di non sollevare il coperchio. ma la bimba non seppe trattenere la curiosità di vedere la magia della moltiplicazioni dei chicchi di riso. Sollevò il coperchio per pochi secondi. Vide solo un chicco e richiuse frettolosamente. Ma al ritorno la mamma capì che la bambina aveva aperto la pentola perchè la magia non era avvenuta".


Ingredienti per un riso pilaf da fiaba portare a bollore 500 ml di acqua, un cucchiao di sale grosso, aggiungere 500 gr di riso carnaroli. Continuare la cottura sino a quando vedrete il 118 arrivare sotto casa.
Scherzi a parte quando l'acqua sarà assorbita, abbassate la fiamma al minimo per evitare la chiamata al 115.
IMPORTANTE: ora prendete un canovaccio inumidito, coprite la pentola e create una chiusura ermetica.
Che poi di ermetico c'è solo il peso del coperchio.....però rende l'idea.
A fiamma bassissima fate cuocere il riso 15 minuti esatti, non un secondo in più ma NON APRITE quella pentola. Potreste rischiare di vedervi la bambina del film THE RING uscir fuori con tutto il carnaroli in ammutinamento.. Trascorsi i 15 minuti il riso sarà cotto alla perfezione, sgranato e soffice.
Queste sono parole della prima lettera di santa Giovanna Geremicca dopo il party fatto tra Nepal e Birmania con le sue apostole. Percio ragazzi e ragazze, blogger non abbiate timore, ogni ricetta sarà la benvenuta ed io sarò qui a darvi un mano. Intanto prenoto il volo per il Nepal!!!!! Sarò la vs Sherpa Guide o Rice Help Contest.......
Il risotto IKEA è nato ora bisogna battezzarlo e per farlo servono le vs ricette!!!!!








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